Siete in cerca di quel film d’azione anni ’80 che Jason Statham sforna regolarmente? Allora l’avete trovato, ed è esattamente ciò che vi aspettate: un film d’azione con un veterano di guerra dal cuore d’oro, impegnato a suonarle e a sparare a destra e a manca per quasi tutta la sua durata.
Il genere action dà il benvenuto a un nuovo titolo: A Working Man, un thriller americano del 2025 che vede protagonista l’affidabile Jason Statham. Il film segna la reunion di Statham con il regista David Ayer, dopo il successo al botteghino di The Beekeeper. Il progetto vanta anche il coinvolgimento dell’icona del cinema d’azione Sylvester Stallone, che ha co-scritto la sceneggiatura con Ayer. Questa collaborazione rappresenta una potenziale continuazione della formula vincente dei loro lavori precedenti, promettendo al pubblico una dose della tipica abilità d’azione di Statham. La storia è incentrata su un ex agente d’élite che cerca di vivere una vita tranquilla come lavoratore, ma che viene inevitabilmente trascinato di nuovo nel pericoloso mondo che si era lasciato alle spalle.
Sinossi: Uno sguardo all’azione
Levon Cade, interpretato da Jason Statham, è un uomo con un passato avvolto nelle ombre del servizio militare d’élite o delle operazioni sotto copertura. Dopo aver apparentemente scambiato la sua vita pericolosa con la relativa tranquillità di un lavoro edile, Levon si dedica anche a essere un buon padre per sua figlia. Tuttavia, il suo tentativo di condurre una vita normale va in frantumi quando Jenny Garcia, la figlia adolescente del suo capo, viene rapita da trafficanti di esseri umani, spesso collegati alla mafia russa (la Bratva). Spinto dal senso del dovere e forse da un legame personale (avendo promesso a Jenny che l’avrebbe sempre protetta), Levon prende la decisiva decisione di tornare alla sua vecchia vita. Sfruttando le sue abilità altamente specializzate e letali, si imbarca in una pericolosa caccia per rintracciare i rapitori. Questa ricerca lo porta nelle profondità di una pericolosa cospirazione criminale, che potenzialmente coinvolge non solo la criminalità organizzata, ma anche funzionari governativi corrotti, minacciando la fragile pace che ha cercato di costruire per sé e sua figlia.
Il team creativo: Statham, Ayer e Stallone di nuovo insieme
La regia di “A Working Man” è affidata a David Ayer, noto per i suoi film d’azione audaci e intensi. La sua precedente collaborazione con Jason Statham in “The Beekeeper” ha stabilito un rapporto di lavoro di successo all’interno del genere d’azione. La sceneggiatura di “A Working Man” è opera del duo composto da Sylvester Stallone e David Ayer, che hanno basato la loro narrazione sul romanzo “Levon’s Trade” di Chuck Dixon. Dixon è molto apprezzato per il suo lavoro nel mondo dei fumetti, avendo contribuito a titoli d’azione come “The Punisher” e “Batman”. Vale la pena notare che Sylvester Stallone aveva già scritto per Jason Statham nel film del 2013 “Homefront”. Il film è prodotto da un team che comprende Chris Long, lo stesso Jason Statham, John Friedberg, David Ayer, Sylvester Stallone, Bill Block e Kevin King Templeton.
Il cast è guidato da Jason Statham nel ruolo del protagonista, Levon Cade. Accanto a lui troviamo Jason Flemyng nel ruolo di Wolo Kolisnyk, Michael Peña nel ruolo di Joe Garcia e David Harbour nel ruolo di Gunny Lefferty. Il ruolo della figlia rapita, Jenny Garcia, è interpretato da Arianna Rivas, con Noemi Gonzalez nel ruolo di Carla Garcia e Maximilian Osinski nel ruolo di Dimi Kolisnyk. Completano il cast principale Merab Ninidze nel ruolo di Yuri e Isla Gie nel ruolo della figlia di Levon, Merry Cade e David Harbour nel ruolo di Gunny Lefferty, un socio cieco fornitore di armi.
La performance di Statham
In “A Working Man”, Jason Statham offre un’interpretazione che si adatta perfettamente alla sua consolidata personalità da eroe d’azione. Incarna il protagonista duro e stoico con un passato misterioso e letale, liquidando efficacemente i suoi avversari con il suo stile caratteristico. Il suo fisico e la sua presenza nelle sequenze d’azione rimangono convincenti. Ci sono momenti nel film in cui l’interpretazione di Statham suggerisce una vulnerabilità, in particolare nelle scene in cui compare la figlia del suo personaggio o in cui fa allusioni al suo passato, aggiungendo un tocco di umanità alla sua immagine altrimenti inflessibile di eroe d’azione.
Dietro la macchina da presa: dettagli della produzione e curiosità
“A Working Man” è stato girato a Londra, in Inghilterra. Il film ha avuto un budget stimato di 40 milioni di dollari. La produzione ha coinvolto diverse società, tra cui Black Bear, Cedar Park Entertainment, Punch Palace Productions e Balboa Productions di Sylvester Stallone. Questa è la seconda volta che un film scritto da Sylvester Stallone vede Jason Statham nel ruolo principale, la prima è stata “Homefront” nel 2013. Vale anche la pena notare che Sylvester Stallone inizialmente aveva concepito l’adattamento di “Levon’s Trade” di Chuck Dixon come una serie televisiva, prima che alla fine diventasse un lungometraggio interpretato da Jason Statham.
La nostra opinione
“A Working Man” è esattamente il film che tutti ci aspettiamo: un film segnato dal ruolo che Jason Statham ha interpretato così tante volte e che, evidentemente, lo ha catapultato ad essere, con tutto il merito, l’erede di Bruce Willis. Azione, calci e sparatorie nel ruolo del veterano di guerra dal cuore d’oro che tutti conosciamo. Sorprese? Assolutamente nessuna, ma è esattamente il film che i fan di Statham si aspettano. Né più, né meno.
