“Piccole cose come queste” ci trasporta nelle profondità dell’Irlanda rurale, dove il dramma si svolge con la stessa quiete di una nevicata invernale. Ambientato nella Contea di Wexford, il film segue Bill Furlong, un uomo comune la cui vita viene scossa da una scoperta inquietante in un convento locale.
Cillian Murphy, fresco di Oscar, incarna Bill con una presenza che domina lo schermo. La sua interpretazione è un esercizio di sottile complessità, dove ogni sguardo e ogni gesto silenzioso parlano più forte di qualsiasi dialogo. Murphy porta sulle spalle il peso emotivo del film, navigando attraverso un mare di tristezza e ricordi traumatici con una maestria che trascende la semplice recitazione.
La narrazione si sviluppa con un ritmo lento e deliberato, confidando nella potenza della sua star, nella solidità della sceneggiatura e nella bellezza della fotografia. Basato sul libro di Claire Keegan, “Piccole cose come queste” si rivela un’opera intimista che evita accuratamente i cliché del genere, rifiutando di scivolare nel melodramma facile.
La fotografia merita una menzione speciale. Ogni inquadratura è curata con precisione chirurgica per riflettere la profonda malinconia che permea la storia. Il tono visivo tenue e sommesso diventa un personaggio a sé stante, amplificando il senso di disagio interiore che affligge il protagonista.
Il film non si limita a raccontare una storia, ma dipinge un ritratto vivido di una realtà sociale complessa. Attraverso la lente della critica a un’istituzione religiosa, si espande per toccare temi più ampi: la moralità, l’impossibilità di sfuggire al proprio ambiente e alla propria cultura, e il peso schiacciante del passato personale.
“Piccole cose come queste” è un’opera che parla più attraverso le immagini che con i dialoghi. È un film di sguardi, di espressioni facciali e di un profondo senso di inquietudine. Non cerca l’approvazione di un pubblico di massa, né ambisce a conquistare premi prestigiosi. Invece, si accontenta di rimanere fedele alla sua natura: un dramma profondamente irlandese, radicato nei suoi misteri e nelle sue ombre.
Questa pellicola non è per tutti. La sua lentezza, la sua tristezza pervasiva e la sua natura profondamente personale potrebbero risultare impegnative per alcuni spettatori. Tuttavia, per coloro che sono disposti a immergersi nelle sue acque cupe, “Piccole cose come queste” offre una esperienza cinematografica ricca e riflessiva, che continua a risuonare molto dopo che i titoli di coda sono scomparsi dallo schermo.
Il cast