Parmigianino: La Visione di San Girolamo – La National Gallery di Londra

Nel contesto delle celebrazioni per il nostro bicentenario, la National Gallery di Londra è lieta di annunciare il ritorno alla visione pubblica della Madonna col Bambino e Santi di Parmigianino (1526-1527), dopo un decennio di assenza e un accurato trattamento conservativo.

Un capolavoro della pittura italiana del XVI secolo, l’opera fu donata alla Galleria nel 1826, appena due anni dopo la sua fondazione.

Conosciuta anche come La Visione di San Girolamo, un titolo acquisito nel XIX secolo a causa della rappresentazione insolita del santo apparentemente addormentato, l’altare sarà esposto per la prima volta insieme a una selezione dei più importanti disegni preparatori, tracciando lo sviluppo della composizione unica di Parmigianino.

Parmigianino. The Madonna and Child with Saints John the Baptist and Jerome
Parmigianino. The Madonna and Child with Saints John the Baptist and Jerome. 1526-7. Oil on poplar, 342.9 × 148.6 cm. © The National Gallery, London. Presented by the Directors of the British Institution, 1826

Grazie a prestiti generosi da collezioni nazionali e internazionali di rilievo, questa mostra offre ai visitatori un’opportunità rara di seguire il processo creativo dell’artista, dalle idee concettuali iniziali ai disegni finali, permettendo di entrare nella mente di uno degli artisti più innovativi del Rinascimento.

Girolamo Francesco Maria Mazzola (1503-1540), meglio conosciuto come Parmigianino, fu così chiamato in onore della sua città natale, Parma, nel nord Italia. Nato in una famiglia di pittori, già nei suoi vent’anni Parmigianino era riconosciuto come un talento precoce, attirando l’attenzione di ricchi e colti mecenati. La sua crescente fama di artista lo precedette al suo arrivo a Roma, intorno al maggio del 1524, dove fu accolto personalmente da Papa Clemente VII. In quel periodo, Roma era dominata dallo stile sereno e classicizzante di Raffaello, caratterizzato da una bellezza idealizzata. La grazia, l’ingegno e la raffinatezza dell’esecuzione evidente nei primi lavori di Parmigianino lo portarono a essere acclamato come un ‘Raffaello rinato’.

La Madonna col Bambino e Santi fu dipinta da Parmigianino quando aveva appena 23 anni, durante il suo breve periodo romano dal 1524 al 1527. Fu commissionata da una nobile mecenate, Maria Bufalini, come pala d’altare per una cappella nella chiesa di San Salvatore in Lauro, un importante complesso religioso nel cuore della città. Questa commissione rappresentava una grande opportunità per il giovane artista in un momento cruciale della sua carriera. Tuttavia, il dipinto non fu mai installato nella chiesa per cui era destinato.

Secondo Giorgio Vasari (1511-1574), Parmigianino stava lavorando a questa pala d’altare nel 1527, all’inizio del disastroso Sacco di Roma. Quando le truppe imperiali di Carlo V irruppero nello studio dell’artista, furono talmente stupite dal dipinto che permisero a Parmigianino di continuare a lavorare. Alla fine, l’artista fuggì da Roma e il dipinto fu nascosto per sicurezza. Fu recuperato solo molto tempo dopo dagli eredi della mecenate e trasferito nella chiesa di famiglia a Città di Castello, in Italia centrale.

La Madonna di Parmigianino dimostra l’ampiezza delle influenze che egli assorbì a Roma, dall’arte di Raffaello e Michelangelo alla scultura antica. Tuttavia, più che una semplice compilazione delle opere di altri artisti, rivela l’approccio visionario unico di Parmigianino alla creazione di immagini.

Contro raggi di luce streaming, una maestosa Madonna in rosa si siede su un trono di nuvole fluttuanti. Il suo bambino, un biondo con riccioli, si avvicina a noi. Sotto di loro, la figura sovrumana di Giovanni Battista fissa il nostro sguardo mentre il suo braccio incredibilmente lungo ci dirige verso la santa madre e il bambino sopra. Dietro di lui, un Girolamo dormiente appare stranamente ignaro dell’apparizione divina, reclinato in una densa massa di radici e foglie.

Parmigianino fu uno dei disegnatori più talentuosi e prolifici del XVI secolo. Quasi 1.000 disegni attribuiti a lui sopravvivono oggi e, per numero e realizzazione tecnica, è secondo solo a Leonardo da Vinci (1452-1519). Parmigianino dedicò numerosi disegni allo sviluppo della Visione di San Girolamo, dagli studi atmosferici a gessetto vellutato agli schizzi turbinanti a penna e inchiostro. Questi rivelano il suo squisito talento nel disegno e la straordinaria maestria attraverso i vari media.

Il recente trattamento conservativo ha rimosso strati accumulati di vecchia vernice e ritocchi, rivelando la qualità vivace della pennellata di Parmigianino e i ricchi colori. La nuova cornice del dipinto, realizzata dal Dipartimento di Cornici della National Gallery, è stata progettata basandosi su esempi contemporanei sopravvissuti e offre un’idea dell’ambientazione originale del dipinto nella chiesa.

Il suo stile distintivo, caratterizzato da figure impossibilmente allungate e un’aria di raffinatezza unita a un’imprevista sovversione dello spazio, ha spianato la strada per lo sviluppo dello stile successivamente noto come Manierismo. Con la sua composizione estremamente verticale, la pennellata lussureggiante e la tavolozza scintillante, questo dipinto ha stupito gli spettatori per quasi 500 anni. Questa mostra è un’opportunità per riscoprire uno dei grandi capolavori del primo Manierismo italiano, sia per il pubblico che per gli specialisti.

Il catalogo della mostra fornisce una risorsa approfondita sul dipinto, redatto dai curatori della mostra, con contributi di ospiti come Aimee Ng, curatrice presso il Frick Collection di New York, e Larry Keith, capo della conservazione e custode della collezione presso la National Gallery.

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