Lift è un film diretto da F. Gary Gray con Kevin Hart, Gugu Mbatha-Raw, Vincent D’Onofrio eÚrsula Corberó tra gli altri.
Un film la cui premessa e propositi vi suoneranno molto familiari da tanti altri film, tutti successi al botteghino, in una formula che inevitabilmente funziona molto bene: ladri e comicità, di nuovo insieme in un film d’azione hollywoodiano, ciò in cui Hollywood eccelle: il cinema d’azione.
Un film preparato e cucinato per la sua grande star, Kevin Hart, in cui risalta il cattivo, cattivissimo e già un veterano dei film d’azione di Hollywood, Jean Reno.
Trama
Cyrus Whitaker è il capo di un talentuoso gruppo di ladri di opere d’arte che riceve un incarico molto particolare: rubare una partita di oro del valore di 500 milioni di dollari in una transazione legale alla quale la polizia non può porre fine.
Il piano: rubarlo in volo.
Sul film
Un film preconfezionato per essere un sicuro successo basato su altre mille pellicole con esattamente la stessa trama e le stesse richieste filosofiche per gli spettatori: siediti e goditi lo spettacolo, il film non cambierà la tua vita, ma ti intratterrà.
Il film è una dolce occasione per l’industria, la casa di produzione e il reparto marketing: un sacco di soldi in gioco per un film che è stato sviluppato sin dal 2021 dagli uffici stessi di Kevin Hart in qualità di produttore. “Lift” è uno di quei film che coinvolge centinaia di persone tra squadra tecnica e burocrazia, girato in diverse città e che, ovviamente, si aspetta di ripagare i suoi costi.
Con una tale macchina industriale in movimento al ritmo dei milioni, non sorprende ciò che segue: il film non vuole rischiare tutto questo sforzo e va sul sicuro. L’industria cinematografica non è disposta a investire tanto e rischiare con rischi superflui in questioni artistiche che, d’altra parte, riconosciamo non siano pertinenti.
“Lift” è perfetto nel suo stile e, senza assolutamente rischiare nulla, punta sui sicuro e dà allo spettatore esattamente ciò che vuole, con il ritmo appropriato e l’applicazione corretta della formula “ladri e comicità” che già conosciamo. Ci mancherebbe una pellicola un po’ meno simile alle altre? Certamente, ma comprendiamo anche che in quest’attuale congiuntura economica, “Lift” rappresenta una scelta divertente, sicura ed efficiente in un mercato dove una mossa falsa potrebbe mandare in fumo molti posti di lavoro, molti milioni e molti sforzi.
Non sto cercando di difendere le grandi case di produzione, né sto cercando di difendere i film d’azione senza senso e con una trama a malapena coerente, ma “Lift” fa quello che deve per piacere a quello che sa piacerà: azione e una commedia più o meno adatta a tutti i pubblici.
Dal punto di vista tecnico: è l’Hollywood che ricordiamo e che ci piace. Azione, tanta azione e grandi colpi di scena, un montaggio appariscente, effetti sonori ovunque e sequenze veloci che ci portano in quella montagna russa circense del cinema che tanto amiamo. Non c’è nulla di sbagliato, e ci sono i migliori professionisti del settore a livello tecnico.
Dal punto di vista artistico: poco o niente. Non innova, né vuole farlo, né si preoccupa di provarci. Tutto il team sa perché sono venuti (per fare un blockbuster) e il film non è qui per innovare.
La nostra opinione
Un film che vi darà esattamente ciò che vi aspettate: una ripetizione di una formula che, divertente e quasi perfetta, non può fare altro che funzionare, ancora una volta.
La formula potrebbe stancare alcuni critici, ma è perfetta per una serata del venerdì su Netflix.