“Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti” (2023) | Un eccellente documentario di Netflix sul razzismo e le sue origini

Basato sul libro del Dr. Ibram X. Kendi, “Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti” è un documentario che mescola animazione e immagini reali. È diretto da Roger Ross Williams.

Gli Stati Uniti sono un paese complesso e pieno di contrasti, così come lo è la sua ricca e variegata cultura.

Nel 1860, il senatore David si oppose a una legge volta a fornire educazione alle persone di colore, sostenendo che, marchiati fin dalla nascita, Dio li aveva creati inferiori.

Era un altro secolo, altre idee, e oggi, la propaganda ideologica è ancora presente, in modi diversi e con diverse intenzioni, ma c’è qualcuno dietro tutta la propaganda ideologica che presenta modelli sociali che beneficiavano solo alcuni. Cosa c’è dietro tutto ciò?

“Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti” analizza come, fin dal momento in cui iniziò la schiavitù delle persone di colore nel XVI secolo, la cultura popolare abbia giustificato comportamenti che, in fondo, avevano una sola e unica motivazione: il traffico di schiavi per guadagnare denaro, e scelsero gli africani perché erano più forti e facilmente distinguibili dalla massa.

Per giustificare questa situazione inventarono storie e addestrarono la popolazione per convincerla, creando storie su perché fosse giusto. Ecco come funziona la propaganda, qui, ora, e anche nel passato.

Riguardo al documentario

“Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti” è un documentario eccellente che analizza la storia del razzismo negli Stati Uniti partendo dalla schiavitù e come, attraverso il controllo delle idee, dei media e degli stereotipi, la popolazione è stata condizionata a sviluppare comportamenti razzisti chiaramente infondati.

Il razzismo è stato utilizzato contro alcuni e anche contro altri, sia contro le persone di colore che contro i bianchi, sfruttandoli come schiavi inconsapevoli che si comportavano come marionette per perpetrare un sistema economico che vantaggiasse solo pochi privilegiati.

Non è sempre stato così, e bianchi e neri si sono uniti in varie occasioni per combattere gli aristocratici del passato (la ribellione di Bacon).

Il documentario ci racconta come sono state create le leggi della Virginia e le ragioni per mantenere separate le due popolazioni (bianchi e neri), in un classico gioco del “divide et impera”. Da lì, ci spiega l’evoluzione storica del razzismo e come queste idee si siano diffuse in modo falso per beneficiare economicamente solo pochi.

È un documentario brutalmente carico di politica, di idee false e di come tutto sia stato un inganno perpetrato dal sistema stesso.

È una storia degli Stati Uniti, ma può essere vista da qualsiasi luogo perché, alla fine, i sistemi funzionano in modo simile ovunque e questi sistemi ideologici si avvalgono di queste idee per continuare a esistere.

E sono solo pochi a trarne grandi benefici.

Un documentario che ci racconta dettagliatamente e con convincenti motivazioni che tutto il razzismo e tutto il conflitto sono stati creati ideologicamente affinché solo pochi (l’élite) ne traggano vantaggio.

La nostra opinione

Ci è piaciuto molto. Non è un “documentario denuncia” né provocatorio, ma enfatizza il valore della diversità per il progresso e come, appunto, siano state create idee come il razzismo per frenare il progresso, convincendo falsamente tutti dell’infondatezza di questa idea.

Non fatevelo scappare.

Data di uscita

20 novembre 23023

Dove vedere “Stamped from the Beginning: la storia del razzismo negli Stati Uniti”

Netflix

Regista

Roger Ross Williams
Roger Ross Williams

Roger Ross Williams, nato il 16 settembre 1962 a Easton, è uno stimato regista, produttore e scrittore americano di documentari. Passando meticolosamente alla storia, è stato il primo regista afroamericano a vincere un Academy Award (Oscar). Lo straordinario cortometraggio di Williams, “Music by Prudence”, ha trionfato agli Academy Awards 2009 vincendo il prestigioso riconoscimento di miglior cortometraggio documentario.

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